
Una calvacata trionfale, ma non programmata in estate: esulta il Mesola nel girone C di Promozione.
“La vittoria non era stata prevista all'inizio della stagione - conferma il Direttore Sportivo Edoado Biondi -. Sicuramente eravamo reduci da campionati positivi e in crescendo, non solo per la qualità delle rose allestite, ma anche per le iniziative proposte dal Club. Ha pagato la decisione di avere stravolto la rosa dell'annata sportiva precedente, scegliendo Oscar Cavallari al posto di Mattia Salvagno come allenatore. In più abbiamo ingaggiato elementi che fossero bravi ragazzi, prima che buoni calciatori. La nostra è stata una marcia trionfale, anche se le inseguitrici non hanno mollato fino all'ultima giornata”.
Si riferisce alla Comacchiese?
“Sì, le altre pretendenti alla promozione sono rimaste indietre dalla quartultima giornata, ma con la Comacchiese ce la siamo giocata fino alla fine. All'ultima giornata noi abbiamo vinto in casa 3-0 con l'MSP, mentre loro si sono imposti a Cento per 1-0. Essendo stati noi avanti di una lunghezza in classifica, abbiamo confermato il nostro primato”.
Se la vittoria finale non era stata messa in preventivo, quando ha capito che sarebbe stata raggiungibile?
“A marzo abbiamo iniziato a pensarci seriamente, considerati i risultati che avevamo ottenuto. Quando avevamo fatto un piccolo passo falso, le avversarie non ne avevano approfittato: sono quei piccoli segnali che all'interno di una stagione ti indicano di essere sulla strada giusta”.
Adesso che scenari si aprono per il Mesola?
“Mesola è un paese molto piccolo, con una logistica molto complicata, lontana da grandi città come Ferrara, Ravenna, Rovigo, e non ha vicino settori giovanili importanti che possano fornire giovani validi per la categoria. Confermeremo in gran parte la squadra che ha vinto il campionato: squadra che vince non si cambia e chi si è conquistato sul campo la categoria dà sempre qualcosa in più per difenderla. Comunque ci saranno alcuni innesti: l'idea è quella di ben figurare, salvandoci il prima possibile”.
Damiano Montanari
Ufficio Stampa e Comunicazione CRER FIGC LND